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I cartoni animati

I cartoni animati 29 Aprile, 2013

Laura Carissimi nasce a Bergamo nel 1982. Consegue laurea triennale in scienze dell’educazione nel 2006 e la laurea specialistica in "Consulenza pedagogica e ricerca educativa" nell'anno 2011. Dimostra interesse per il mondo dell'infanzia sin dai suoi 13 anni, quando ancora ragazzina offre la sua collaborazione come baby sitter e ripetizioni. Catechista ed educatrice per oltre 10 anni presso la parrocchia di Presezzo (BG) per la fascia d’età 6-14 è referente presso la "Consulta Giovani" del paese, organizzatrice di feste ed animatrice. Ha svolto il Servizio Civile Volontario promosso da "Associazione Mosaico" di Presezzo, interessandosi alla pubblicazione del progetto sul sito comunale. È coordinatrice pedagogica e formatrice per corsi riguardo problematiche scolastiche, puericultura, assistenza pre-post parto e maternità naturale. Ha coordinato progetti ed equipe educative per "Lavorare insieme", Cooperativa Sociale a.r.l. Laura Carissimi la trovi su facebook http://www.facebook.com/laura.carissimi.14 e twitter @LauraCarissimi

bambini e cartoni animati

Concordato un uso del televisore condiviso con tutta la famiglia (LEGGI Televisione e bambini, cattiva maestra?) i programmi che, solitamente, vengono preferiti dai bambini sono i cartoni animati.

Ma tutti i cartoni animati sono adeguati ad un pubblico infantile? E come possono i genitori operare delle scelte in merito, senza incorrere nell' "ira" dei bimbi?

Se mamma e papà sono soliti guardare la televisione insieme ai propri figli, alla prima domanda risponderanno facilmente: non tutto è adeguato ad un pubblico infantile. La valutazione può seguire alcuni criteri semplici e pratici. Il materiale è indicato quando non contiene scene di violenza, di sessualità volgarizzata, di eccessiva drammaticità, ha un linguaggio comprensibile ad un bambino. (LEGGI Programmi Tv diseducativi per bambini e ragazzi: cosa fare?)



bambini e cartoni animatiVi è poi una "terra di nessuno" con caratteri che possono essere accettabili, se trattati in un certo modo. Tra questi, a titolo esemplificativo, le caratteristiche maschili e femminili, che propongono, a volte, dei modelli di uomini e donne (eroi o eroine) eccessivamente irrealistici, ed irraggiungibili dai bambini. Oppure classifiche di valori distorte, particolari, discriminanti, che non aiutano a comprendere su quali basi si desideri impostare la propria vita.

In ultimo, si trova la categoria dei cartoni assolutamente innocui, pensati ed ideati appositamente per un pubblico infantile e per la tenera età. Non tutti hanno una chiara e dichiarata impronta educativa, ma, quantomeno, non provocano danni, se non quelli dovuti ad una fruizione eccessiva del mezzo televisivo. Alcuni di questi, però, hanno una lodevole impostazione didattica e pedagogica e accarezzano il tentativo di offrire un diversivo ludico, di intrattenimento, di chiaro stampo educativo, che possa essere apprezzato da bambini e genitori.

Come assicurarsi che il cartone animato sia adatto

Per sapere, quindi, se un programma (LEGGI Televisione: quali programmi sono costruttivi per i nostri bambini?) , in particolare un cartone animato, ma non solo, sia adatto ai propri figli, è necessario che il genitore affianchi il bambino nella visione e ne possa, quindi, valutare bene i contenuti. Alcuni programmi, potenzialmente pericolosi, possono essere guardati se è sempre presente un parente che spieghi al bambino le finzioni, i momenti drammatici o di difficile comprensione.

Nel dubbio e, soprattutto, nell'impossibilità di essere presenti, è meglio spostare abilmente l'interesse dei bambini su altre attività (come i giochi), e distoglierli dal programma televisivo. Ricordate, genitori, che una negazione, motivata o meno, deve essere tollerata da un bambino, non pensate di dover sempre concedere tutto e nemmeno di dover fornire spiegazioni. Ad un bambino di 4 anni è difficile far capire perché i simpson non siano adatti a lui, ma non è positivo che ne affronti la visione in così tenera età. Perciò non abbiate problemi nel porre regole e, ogni tanto, qualche divieto riguardo i programmi. Voi siete i genitori, loro i bambini, e sappiate che ne sono coscienti...

Detto questo sarete perfettamente in grado di stabilire cosa vi fa piacere che guardi vostro figlio e cosa no, agendo di conseguenza. Siate decisi e non abbiate timori nelle scelte: guardare troppo a lungo programmi non adatti potrebbe portar loro notevoli danni, o spingerli, in casi estremi, ad azioni e scelte poco opportune per la loro vita.

Laura Carissimi nasce a Bergamo nel 1982. Consegue laurea triennale in scienze dell’educazione nel 2006 e la laurea specialistica in "Consulenza pedagogica e ricerca educativa" nell'anno 2011. Dimostra interesse per il mondo dell'infanzia sin dai suoi 13 anni, quando ancora ragazzina offre la sua collaborazione come baby sitter e ripetizioni. Catechista ed educatrice per oltre 10 anni presso la parrocchia di Presezzo (BG) per la fascia d’età 6-14 è referente presso la "Consulta Giovani" del paese, organizzatrice di feste ed animatrice. Ha svolto il Servizio Civile Volontario promosso da "Associazione Mosaico" di Presezzo, interessandosi alla pubblicazione del progetto sul sito comunale. È coordinatrice pedagogica e formatrice per corsi riguardo problematiche scolastiche, puericultura, assistenza pre-post parto e maternità naturale. Ha coordinato progetti ed equipe educative per "Lavorare insieme", Cooperativa Sociale a.r.l. Laura Carissimi la trovi su facebook http://www.facebook.com/laura.carissimi.14 e twitter @LauraCarissimi